FOTO DAL CAMPO DI REPARTO 2006 – PESARIIS (UD)
Ragazzi e ragazze dai 12 ai 15 anni, sono ESPLORATORI ed ESPLORATRICI , si proprio gli scout classici, quelli delle tende e dei campeggi. Fanno attività, riuniti in pattuglie coordinate da un ragazzo/a, più anziano/a e con più esperienza; questa responsabilizzazione genera in loro la capacità e la volontà di sperimentare la loro indipendenza e voglia di fare. Una raccolta di “semplici norme”, universalmente riconosciute come LEGGE SCOUT ed una PROMESSA SCOUT, fanno sì che i ragazzi imparino ad auto gestirsi pian piano delle attività, sotto il controllo dei capi educatori. Tipiche sono le attività all’aria aperta, i campeggi, le costruzioni, i giochi nella natura, la scoperta e lo sviluppo delle capacità personali, le lunghe camminate e le serate attorno ad un fuoco ma anche una miriade di altre attività, iniziative che di anno in anno si concretizzano guardando alle aspettative ed alle proposte dei ragazzi stessi.
Il reparto nasce dall’idea del nostro caro e vecchio fondatore, Lord Baden Powell of Gilwell (B.-P. per noi scout), quando, nell’estate del 1907, porta una ventina di ragazzi sull’isola di Brownsea, divisi in pattuglie, per un campeggio scout “di prova”. Il risultato? Se siamo ancora qui, evidentemente grandioso! Oggi esistono circa 38 milioni di scouts sparsi in 200 paesi del mondo e si conta che almeno 250 milioni di persone sono state scout !!!
Il reparto è formato da ciò che, da B.-P. stesso, viene definito come “l’aspetto essenziale per il quale l’educazione scout differisce da quella di qualsiasi altra organizzazione (da Il libro dei Capi) “: il sistema delle pattuglie.
Una pattuglia è l’unità di base del reparto, un gruppo di massimo 8 ragazzi e ragazze, di età diverse, che viene guidata da un ragazzo/a più grande… il Capo Pattuglia (C.P.) che ne coordina le iniziative e le attività sotto il controllo dei capi.
Il principio base della pattuglia lo potete trovare normalmente in tutte quelle “bande” di ragazzi che, se ancora esistenti, girano per le città, spesso creando anche confusione, danni, vandalismi, comandate da un piccolo “capo”. Noi cerchiamo di indirizzare i ragazzi, che hanno questa innata capacità di riunirsi, verso una vita fatta di valori reali positivi, quali l’amicizia, la fratellanza, l’aiuto reciproco, il rispetto di se stessi, degli altri, degli adulti, ecc. all’interno appunto delle Pattuglie. Il tutto, ovviamente, tenuto assieme da due punti fissi: Avventura e vita all’aria aperta.
Parte fondamentale della vita del reparto, ma anche della vita di ogni scout in generale (anche dei Capi!) è la LEGGE SCOUT e la LA PROMESSA SCOUT. La Legge Scout, come l’educazione scout, non vuole essere “negativa”, o meglio, “impositiva”: è una legge attiva, che spiega cosa uno scout dovrebbe fare, e non cosa “non fare”, questo perchè non è una legge repressiva, come d’altronde l’educazione scout non è un’educazione repressiva. La Promessa, invece, tratta concetti molto particolari, come Dio, Patria e Famiglia e senso dell’Onore, termini difficili e spesso incomprensibili anche per qualche adulto, ma portatori di valori intrinsechi fondamentali. Lo scautismo non ha l’ambizione di creare dei “super-uomini”, ma di creare cittadini migliori, in grado di migliorare il futuro del mondo, “lasciandolo un pò meglio di come l’abbiamo trovato” (frase di B.P. nella sua ultima lettera).
Gli esploratori del reparto, oltre ad un trofeo annuale o del campo tra le pattuglie, hanno una loro progressione che attesta la crescita e le attitudini di ogni singolo ragazzo. Questa progressione si divide in due tipi, quella VERTICALE e quella ORIZZONTALE.
- – Quella verticale passa attraverso tre tappe successive alla promessa, e cioè “Esploratore di Seconda Classe”, “Esploratore di Prima Classe “,e “Scout d’Italia”. Queste classi sono dei taguardi fatti di tante piccole prove che spaziano tra la tecnica scout, la natura, le conoscenze generali dello stato e dell’Europa, sviluppo fisico, impegno personale, ecc.
- – Quella orizzontale, invece, è formata dalle SPECIALITA’, e cioè distintivi che vengono ricevuti dal ragazzo che è “speciale” in una particolare arte: possiamo dividerle in specialità verdi, con le tipiche tecniche scout come fuochismo, cucina, pionierismo, campismo, primo soccorso, ecc., e specialità gialle, quelle propriamente riferite al “carattere”: tra queste troviamo tutti gli sport, gli hobbies, ecc.
Grazie al sistema di pattuglia, al ruolo ben definito che ha ogni pattugliotto al suo interno, che lo rende indispensabile, e grazie alla sana competizione leale, allo spirito di fratellanza che si crea tra gli stessi ragazzi, lo scoutismo rende i ragazzi responsabili, fieri di far parte di un “qualcosa di mondiale”, e soprattutto, dei veri Uomini e Donne attivamente inseriti nella società odierna.