Informazioni per i genitori (apprensivi…)


Partiamo da un presupposto: tutti i genitori sono apprensivi. Chi più, chi meno. Ma questo non può, e non deve, diventare una forma di “controllo totale ed incondizionato” della vita dei propri figli, perchè a quel punto, diventa assolutamente dannoso. Baden Powell ha detto “ask the boy”, cioè “chiedi al ragazzo”. Ed è proprio su questa base che noi prepariamo i nostri programmi, il nostro lavoro, sia annuale che del campo estivo stesso.

Noi, come Capi educatori vogliamo coadiuvarvi nell’educazione dei vostri ragazzi. Durante il campo, e durante la vita di Reparto, lo scout è libero di SBAGLIARE. Deve poterlo fare, perchè solo così potrà capire, attraverso l’altro concetto espresso da Baden Powell, “l’imparare facendo”, cosa è giusto e cosa no. Ovviamente sotto la supervisione e il controllo di noi Capi, che evitiamo qualsiasi pericolo. Sbagliare si, ma senza farsi male!!!
Quindi, come prima cosa, chiediamo ai genitori apprensivi e preoccupati, di rilassarsi, e di vivere queste due settimane di vacanze senza i figli per riposarsi, e pensare che i ragazzi sono, certamente, in un luogo senza comfort e tecnologia, ma comunque controllati da noi Capi (solitamente siamo dai tre ai sei adulti). Certo, l’imprevisto ci può sempre essere, ma sappiamo che, se ad esempio vostro figlio si facesse male giocando in giardino con voi, non per questo bisognerebbe incolparvi di non essere bravi educatori! Comunque sia, siamo fieri di poter affermare che dal 1990 (primo campo estivo fatto dall’attuale Capo Gruppo) ad oggi, NESSUNO SCOUT del Reparto si è MAI fatto del male od ha avuto dei grossi problemi, e siccome l’esperienza e le raccomandazioni passano da capo in capo, continueremo su questa traccia!!!
Premesso tutto ciò, vorremmo affrontare alcuni temi che normalmente preoccupano i genitori delle esploratrici ed esploratori. Se avete altre domande oltre agli argomenti trattati, spediteci una mail cliccando qui e, se di interesse generale, le pubblicheremo in questa pagina, anche anonimamente.

    1. Struttura del campo
      Innanzitutto il campo è gestito dal Capo Campo, che è solitamente il Capo Reparto. Il luogo, il programma delle attività, e tutto ciò che serve al campo è stato preventivamente studiato, verificato ed approvato dal Capo Gruppo che è il Capo con la maggior esperienza di vita scout all’interno del Gruppo (nel nostro caso oggi anche Presidente dell’ASSG stessa).
      Il Capo Gruppo DEVE visionare ed approvare i programmi di tutte le maggiori attività tra cui ovviamente il Campo Estivo (o le Vacanze di Branco o l’Estate Rover stesse).
      Il Campo Estivo di Reparto è strutturato su sottocampi di pattuglia, cioè zone all’interno della quale la pattuglia si crea il proprio spazio autonomo, come desiderano, è il luogo in cui trovano posto, ad esempio, la tenda e la cucina. Insomma, se vogliamo fare un parallelo simpatico, il campo è una piccola cittadina, con i sottocampi come fossero delle “case”, la zona dei Capi come un Municipio con il suo Sindaco, e la cambusa come “Centro Commerciale”.
      Ma il Campo non si costruisce da solo, è grazie al contributo di ogni singolo partecipante che esso funziona e cresce veramente.
      E viene anche costruito con tutti i suoi comfort…
      Già, perchè il Campo, per quanto possa essere, per alcuni versi, “scomodo”, ha comunque tutto ciò che serve per l’igiene e la cura della persona, oltre anche ad altre strutture utili. Troviamo quindi la/le latrina (un gabinetto un pò…spartano), il lavatoio con acqua potabile che arriva direttamente dall’acquedotto del paese o da fonti certificate come potabili, la doccia con possibilità di acqua calda, la cambusa (un grande tendone dove abbiamo tutti i materiali ed il cibo, combreso un piccolo frigorifero a gas per i cibi deperibili), uno spazio per attività al coperto in caso di pioggia, il palo dell’alzabandiera, il portale di ingresso al campo, le tende e le cucine di pattuglia.

    1. Durata del campo
      Il campo estivo è stutturato su circa due settimane. Nei primi due giorni, che normalmente sono riservati ai Capi del Reparto ed ai CP e VCP, grazie al prezioso aiuto di questi ultimi si montano le strutture di base. Il campo inizia, realmente, con l’arrivo del resto del Reparto, e quindi, con la prima alzabandiera ufficiale. Da quel momento, i ragazzi lavoreranno per preparare il campo vero e proprio, quindi le tende, le cucine di pattuglia, con i tavoli (o eventualmente la tavolata comune), il palo dell’alzabandiera definitivo, e tante altre strutture che alla fine renderanno “il vuoto” di un bosco o di una radura, un vero CAMPO SCOUT con tutti i comfort NECESSARI.
      Qualcuno si potrebbe domandare se è troppo lungo… considerate che tre giorni vanno solo per la costruzione del campo, ed uno/due per lo smontaggio, poi due/tre giorni per gli hike, quindi per le attività rimane pochissimo tempo. Potrebbe essere molto lungo invece… per noi Capi! Si, perchè il lavoro per ideare, programmare, costruire e gestire tutto questo è enorme, ma la soddisfazione del sorriso dei ragazzi, ci ripaga di mille fatiche. Dopo tanti anni di campi estivi, sappiamo quindi che questa è la durata ottimale per un Campo Estivo.
      Pensate anche che la preparazione di un Campo Estivo da effettuarsi nel mese di luglio comincia più o meno ad ottobre dell’anno precedente!!! E tutto per soli 14 giorni, da qui capirete che la sicurezza è uno dei nostri obiettivi ben chiari.
      Preparazione significa anche osservare attentamente durante tutto l’anno scout il comportamento di ogni singolo ragazzo/a, conoscerne i suoi punti di forza, le sue debolezze per costruire un programma del Campo che li porti a sviluppare le loro capacità personali, consigliamo, pertanto, per il bene dei ragazzi, di non farli arrivare a metà campo, o farli andar via prima, in quanto le pattuglie si sono già ben che formate durante l’anno ed “esploderanno” nelle loro migliori possibilità al Campo Estivo, non è facile, a questa età, integrare qualcuno che arriva a metà o “sostituirlo” se dovesse lasciare il Campo prima della sua naturale fine!

    1. Attività
      Le attività spaziano tra migliaia di possibilità. Possiamo dividerle in alcune tipologie, tra le quali riportiamo qui solo alcuni esempi (anche perchè non vogliamo svelare troppo… la sorpresa è fondamentale!): le attività fisiche, come i tornei di Pallascout e Roverino, il percorso Hebert (ostacoli di vario genere, come il passaggio alla marinara, il superamento di ostacoli commisurati alle capacità ed alle età dei ragazzi, prove di agilità, ecc.), le staffette, i giochi campestri, o il tanto temuto Hike; le attività di tecnica scout, come le costruzioni, anche di strutture con una valenza estetica, le gare di cucina, o il pranzo alla trappeur, ma anche i fuochi di bivacco, le attività di topografia ed orientamento o quelle di segnalazione; ma anche attività più intellettuali, come i quiz. E poi particolari giochi o attività che di anno in anno le menti stravaganti e fantasiose (o malate?) dei capi riescono a partorire!

    1. Comportamento dei ragazzi
      Normalmente i ragazzi tendono a fare gruppo proprio in virtù dei trofei di tecnica e stile che li spingono ad una sana competizione tra pattuglie, oltre al fatto che si creano dei meccanismi tra loro che portano a far diventare le ptg. delle piccole “famiglie”, dove ognuno ha il suo ruolo fondamentale e importantissimo. Proprio per questo noi richiediamo la presenza costante alle attività durante l’anno, in quanto è fondamentale per i ragazzi capire l’importanza che hanno per il gruppo di appartenenza, e dei loro diritti e doveri, prima di arrivare al Campo Estivo.
      Questa è, ovviamente, pura teoria.
      In pratica i ragazzi si amano, si odiano, si cercano ed allontanano, gioiscono per le vittorie, e piangono per i fallimenti. Ma hanno una forza, alla base. Hanno la sicurezza che vicino a loro ci sarà sempre qualcuno che gli vorrà bene, che sia un altro esploratore o un Capo. Questo è lo SCAUTISMO!
      Ma, se qualche esploratore od esploratrice non riuscisse ad integrarsi in questo mondo, non rispettando la Legge Scout e la Promessa che ha prestato, potrebbe succedere che i Capi decidano per una soluzione drastica: chiamare i genitori, ed eventualmente rimandarlo a casa. Troppe volte esploratori ed esploratrici sono stati trattati in maniera assolutamente anti-scout da altri esploratori, e, finchè ci è possibile, vorremmo non portare il “male” che troviamo fuori, nella vita di ogni giorno, all’interno dello scautismo. Questa è una regola che ci siamo imposti, nel rispetto e sostegno di chi crede veramente, siano essi ragazzi od adulti/genitori, nello scautismo. E ringraziamo queste persone, perchè senza di loro, e del loro entusiasmo, noi non saremmo qui!

    1. Lo zaino e l’attrezzatura
      L’attrezzatura necessaria per il campo è tutta descritta nell’elenco che riceverete assieme ai documenti da compilare, oltre che nella pagina precedente a questa, e sul sito, nella pagina delle attrezzature Ferrino.
      Ci sono solamente alcune precisazioni da fare: lo zaino NON deve esser fatto dai genitori. i ragazzi devono essere in grado di ritrovare la propria roba nello zaino, e non mettersi a cercarla alla cieca. E poi, direi, hanno dai 12 ai 16 anni, non 8 come i lupetti…; l’uniforme deve essere completa di cappellone, con tutti i distintivi cuciti sopra; devono esserci le pedule, resistenti, impermeabili e che specialmente proteggono le caviglie durante le camminate, e non delle scarpe da trekking, che sono basse e non resistenti ed impermeabili come le pedule. Le scarpe da trekking eventualmente possono però diventare ottime sostitute delle scarpe da ginnastica classiche, se proprio vogliamo. E’ fondamentale la presenza di uno o più ponchi, e bisogna assicurarsi di avere la torcia elettrica con le batterie e le lempadine di riserva. Ma, fondamentale, è che capiscano l’importanza di organizzarsi DA SOLI, e non sempre con mamma che “fa tutto“!

    1. Cellulari & Co.
      Questo argomento è stato molto discusso e talvolta contestato, proprio per questo, dobbiamo essere molto chiari con voi genitori. I cellulari, PSP o giochi simili, lettori cd, dvd, mp3, e chi più ne ha più ne metta, sono SEVERAMENTE VIETATI. Non vogliamo ragazzi soli ed isolati dal resto del reparto. Quindi, siccome lo sanno anche i ragazzi, non insegnate loro ad imbrogliarci, facendoglieli nascondere.
      Solo i CAPI PATTUGLIA sono autorizzati a portare il cellulare al campo, cellulare che sarà però tenuto in custodia dai Capi e dato loro durante le uscite dal Campo base (questo per un fattore sicurezza totale).
      Come abbiamo detto ai ragazzi, se troviamo dei cellulari, li ritireremo, tenendoli al sicuro in modo da evitare rotture, riconsegnandoli ai genitori alla fine del campo.
      Ed ora, cercheremo di spiegarvi perchè.
      Come avete fatto voi, da ragazzi, senza cellulare, a sopravvivere? E i vostri genitori, come potevano controllarvi? O meglio, erano così apprensivi come siete voi? O forse non vi lasciavano uscire?
      Credo che, già rispondendo a queste domande, dovreste aver capito l’inutilità del portare un cellulare al Campo Estivo. Ma proviamo ad immaginare qualcos’altro.La pattuglia è in hike, si perde, grandina, e sentono degli ululati terrificanti (sembra un film di Dario Argento… direi altamente improbabile!). L’esploratrice del primo anno, chiama, di nascosto a tutti gli altri, la mamma (apprensiva!), gridando disperata che si trova sperduta nei boschi assieme ad animali pericolosi, sta grandinando ed è vestita con una maglietta e basta… Voi come reagireste? Io, personalmente prenderei l’auto e correrei al campo, dando dei pazzi ai Capi.
      Ma ora vediamo veramente com’è la situazione. Sono partiti da 10 minuti, dal campo, quindi si trovavano alla seconda curva… insomma, dietro l’angolo. Non hanno ancora capito bene che strada scegliere, se quella più corta ma ripida o quella più lunga ma meno faticosa, e stanno decidendo, quando inizia a schizzare. Il CP ha detto che, ancora, non serve prendere il maglione o il poncho, tanto, osservate le nuvole, smetterà fra poco. E gli ululati… beh, quella casa con un cagnolino proprio all’angolo, non sembra essere poi così spettrale!
      Avete visto quanto pericoloso può essere un’informazione errata? Una situazione molto simile è già successa, creando molto scompiglio in Reparto e in pattuglia.
      E se ancora non vi sembra chiaro, immaginate che vostro figlio vi scriva ogni giorno, per es. la buonanotte, o magari che si sente solo senza di voi: sicuramente, in 14 giorni, gli altri ragazzi lo scopriranno. E, può succedere, che lo prendeno in giro, facendolo sentire ancora più solo, e rovinandogli il campo. Tutto perchè gli avete lasciato portare il cellulare al campo.
      Noi abbiamo avvisato…
    2. Contatti con i Capi
      Proprio per ovviare ai problemi descritti sopra, e per riferirvi dell’andamento del campo, ogni anno c’è un genitore, o un nostro Senior, che si presta a fare da INFO-LINE del Campo Estivo: in alcune giornate, (ogni 3 giorni solitamente), avviseremo questa persona, a cui potrete rivolgervi nei giorni e negli orari prestabiliti, per chiedere informazioni. Ovviamente i nostri cellulari (del Capo Reparto, del Capo Gruppo/ Presidente, e quello di Gruppo) saranno sempre accesi, tranne in orario notturno (22.00-08.00), per qualsiasi comunicazione urgente. Ma deve sussistere la reale urgenza. Tutto il tempo che noi passiamo al telefono, è tempo rubato alle attività con i ragazzi, che, credetemi, hanno la priorità assoluta! Vietate quindi le comunicazioni con i ragazzi tramite i nostri cellulari, sempre che non ci siano motivi urgenti. Questo, proprio per evitare problemi come per il cellulare al punto sopra. E’ per il bene dei ragazzi che lo facciamo, e assolutamente non per farvi un torto o chissà cos’altro pensiate. Dopo una tradizione di 60 anni di campi, e di informazioni passate da Capo Reparto a Capo Reparto, possiamo ben garantirvi che queste scelte sono le migliori in assoluto!!!

  1. Visite al campo
    Anche a questo riguardo, sono vietate le visite al campo (comprese quelle che avvengono “per caso” della serie “passavamo da queste parti” – ma guarda un pò….), che non avvengano per motivi ovvi e specifici su invito diretto del Capo Reparto. Penso che non ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni, dopo aver letto i punti sopra. Solitamente l’ultimo giorno del Campo Estivo i genitori sono invitati ad una spaghettata da consumare tutti assieme al campo, oppure a fare alcune attività particolari… ma solamente su CHIARO ED ESPRESSO INVITO DEL CAPO REPARTO, mai per iniziative proprie, come viene detto e scritto ogni anno, eventuali inattese visite verranno allontanate con fermezza dai Capi e questo non certo perchè non vogliamo controlliate se i vostri figli sono in buone mani (in fin dei conti avete avuto 9 mesi di tempo per rendervene conto) ma solo per tutelare un ambientazione ed un clima al campo che si instaurano il primo giorno.

Vi ringraziamo in anticipo per la comprensione e collaborazione, che di sicuro ci fornirete, su tutti i sopraelencati punti, e vogliamo sottolinearvi che, in qualunque momento, e per qualsiasi cosa, potete contattarci!