3 febbraio 2019 – Gazzetta del C.d.A.- sentiero 26-Grotta Gigante- promesse nel bunker di Opicina – da Daniel Vincenzi, Giordano Mottini e Tommaso Sain

 

 

DANIEL VINCENZI

Domenica si è svolta la prima caccia dell’anno. Per noi “vecchi Lupetti” ha rappresentato una bella responsabilità in quanto hanno partecipato tanti “nuovi cuccioli”.

Per molti di loro è stato un passo importante, perché sono riusciti a fare “la promessa” e ricevere il foulard e diventare Lupetti. Per chi non è riuscito a fare la promessa non importa, non era ancora arrivato il loro momento.

GIORDANO MOTTINI

Domenica 3 febbraio sono andato con il Branco alla Grotta Gigante, in Carso. E’ stata una gita molto istruttiva e bella perché non ero mai stato a visitarla. Il bello è stato quando sono entrato vedere tutte quelle stalattiti e stalagmiti da ogni parte, alcune formavano anche degli animali come un gorilla, un drago, delle meduse ed anche un coccodrillo.

La guida ci ha anche detto che ancora oggi sotto la grotta scorre un fiume che è il motivo grazie al quale è stata scoperta la Grotta Gigante.

E’ stata un’esperienza fantastica.

Confrontandomi con i miei compagni di Branco è piaciuto anche a loro.

TOMMASO SAIN

Quando siamo arrivati in piazza Oberdan i Vecchi Lupi hanno ritirato i due biglietti del bus ed i 5€, io ero molto curioso di scoprire a cosa servivano i 5€, dopo dieci minuti abbondanti siamo saliti sull’autobus.

Quando siamo scesi dall’autobus eravamo ad Opicina e dopo un po’ di tempo i Vecchi Lupi ci hanno detto di seguire il Cai, cioè un sentiero segnato in bianco e rosso, quindi ogni volta che vedevano un segno lo dovevamo dire.

 

Seguendo i segni siamo arrivati nel bosco dove abbiamo scattato una foto tutti assieme, io e degli altri  abbiamo notato che c’erano delle vasche da bagno piantate nel terreno, ma poi ci siamo accorti che servivano per far bere le mucche o i cavalli e l’abbiamo capito perché c’era una recinzione elettrica e quindi serviva per forza per trattenere qualche animale.

Finalmente dopo 3 chilometri, dei  dicevano che ne avevano fatti almeno 50 di chilometri, ma non era vero, siamo arrivati all’ingresso della grotta gigante e lì abbiamo capito a cosa servivano i 5€, servivano per pagare l’ingresso nella grotta gigante!!! Io non c’ero mai stato.

Ci siamo fermati nel grande giardino che c’era davanti all’ingresso della grotta e lì abbiamo giocato a tanti giochi diversi come darsela o nascondino e dopo un po’ abbiamo pranzato poi siamo entrati nell’edificio che precedeva la grande grotta e successivamente siamo arrivati ai primi scalini della grotta.

L’interno della grotta era grandissimo con un’illuminazione arancione ed era pienissimo di stalattiti e stalagmiti; al centro della sala c’erano degli altissimi tubi e la guida ci ha spiegato che quei tubi erano stati piantati proprio dove nel 1890 era scesa la prima persona ad esplorare la grotta.

All’uscita della grotta c’era un piccolo negozietto di souvenir che vendeva principalmente minerali, avrei voluto comprare qualche minerale se avessi avuto i soldi, ma pazienza, dopo circa due minuti siamo usciti dal negozio e siamo andati a prendere il bus che ci ha portato ad Opicina. Quando siamo scesi abbiamo camminato un po’ e siamo arrivati ad una piccola piazzetta dove abbiamo tirato fuori le torce.

Abbiamo camminato per circa 500 mt e dopo siamo arrivati davanti all’entrata di un bunker tedesco della prima o seconda guerra mondiale, siamo entrati ed era pieno di candeline proprio come la grotta in cui ho fatto la promessa, e infatti è proprio lì che ho realizzato che molti  avrebbero fatto la promessa. Abbiamo camminato per una decina di metri e poi ci siamo messi in modo tale da formare un quadrato ed i vecchi lupi hanno incominciato a chiamare i  che dovevano fare la promessa, ma alcuni  hanno detto che non se la sentivano di farla e quindi non l’hanno fatta.

Quando siamo usciti dal bunker abbiamo preso l’autobus e siamo andati in piazza Oberdan dove ci aspettavano i nostri genitori.